Perchè si tradisce?

Ecco uno dei motivi… sempre secondo il mio modesto parere 🙂

Allora, mettiamola così: sono passati 9 mesi, 9 mesi di di attesa, 9 mesi in cui, a causa della tua gravidanza, sei stata al centro di ogni attenzione e di ogni carineria da parte di tutti e soprattutto da parte di tuo marito. Un bellissimo, lungo periodo di sogni condivisi, di speranze, di complicità, di coccole e di “dai, mangiane ancora, tanto è per il bambino, dai un altro po’ di gelato non ti farà male, non ingrasserai e dopo il parto perderai tutto“. Insomma 9 mesi fantastici che 4 giorni dopo il parto saranno solo un triste rimpianto e un dolce ricordo.

Ora sei a casa, da sola naturalmente, tuo marito è al lavoro, esce di casa alle 7 del mattino e torna, se va bene, alle 7 di sera. Lui deve lvorare, non può stare a casa a perdere tempo e a non far nulla come te…

Hai il tuo piccolo che ogni 90 minuti reclama la tua presenza per la poppata (naturale o artificiale che sia) e nonostante la gioia di averlo finalmente tra le braccia e la soddisfazione di vederlo crescere sano, forte e bello sei stanca e insoddisfatta e ti senti in colpa per questo, inizi a pensare di essere una cattiva madre. In più ti ricordi tutti gli stravizi gastronomici che ti sei concessa in gravidanza e questi si trasformano in un grandissimo rimorso che ti viene ricordato ogni giorno dai tuoi vestiti che non ti vanno più, dallo specchio che impietoso ti restituisce un’immagine che a fatica riconosci per tua e da tuo marito che come te non ti riconosce più. E non ho parlato dello stato generale della tua immagine… come puoi riuscire a curarla se ogni 90 minuti (diurni o notturni) il piccolo ti reclama?

Ma fortunatamente, piano piano, questo periodo passa e lascia solo un pallido ricordo, complici le nonne del pargolo che molto volentieri si fanno avanti per prendersene cura qualche ora al giorno. Allora inizi ad apprezzare questo periodo della tua vita, non vai al lavoro, il pargolo ti reclama ad intervalli sempre più radi, la tua vita si regolarizza, hai la possibilità di andare in palestra a smaltire quel grosso rimorso che ti porti dietro (in tutti i senzi) dal parto, insomma hai la possibilità di riprenderti un po’ la tua vita.

Attenzione però… solo un po’… perchè tuo marito continuerà a stare fuori di casa per 12 ore al giorno e anche se non lo ammetterà mai, ti invidierà perchè sarai sempre di più a casa a “far niente“, mentre lui sarà a sgobbare per 12 ore al giorno.

In pratica se non farai attenzione tu e tuo marito vi allontanerete pian piano, trasformandovi da Brad e Angelina in Sandra e Raimondo (con rispetto parlando).

E tu inzierai ad apprezzare quei telegiornali che, come le riviste patinate, ti informeranno sulle vite dei VIPs, ti ritroverai a vedere telenovelas mielose con storie d’amore intricate, contrastate e complicate e a sospirare per il destino avverso dei vari attori e se non ti chiederai come mai ora apprezzi ciò che hai sempre detestato… attenta! Perchè sarà l’inizio della fine.

Non appena qualcuno ti noterà e ti apprezzerà di nuovo (complice il rimorso rimorchio che diminuisce sempre di più), se questo qualcuno non sarà tuo marito, potresti cadere nel baratro del tradimento, perchè vorrai vivere la bella vita che ti è stata proprinata dalla televisione, in quei programmi che ora inizi ad apprezzare perchè sono un pallido sostituto della vita che vivevi prima dell’arrivo del pargolo e che vorresti rivivere.

Ma per fortuna molte (sottoscritta compresa) riescono ad accrgersi di questo cambiamento in corso e riescono ad apprezzare la loro nuova vita (con pargolo a seguito) come un’evoluzione della precedente e non, come potrebbe sembrare all’inizio del puerperio, come una tragica fine senza possibilità di divertimento e svago.

Accorgesene è il primo passo, il secondo è farlo capire anche al compagno di vita, che come noi si è trovato catapultato improvvisamente in questa nuova realtà senza libretto di istruzioni.

Ecco, secondo me, se nessuno dei due si accorgerà di questo cambiamento strisciante, la coppia potrebbe trovarsi ad affrontare dei difficili periodi di crisi perchè accogliere un figlio è come trovarsi catapultati da un giorno all’altro da New York a Lurago Marinone… senza nulla togliere all’amena cittadina 🙂 Occorre esplorare il nuovo luogo e imparare ad apprezzarne le bellezze, perchè se per caso a Lurago Marinone si trova qualcuno disposto a portarci velocemente, anche per poche ore a New York… che si fa? Se non si apprezza LM ovvio che il salto a NY lo si fa più che volentieri 🙂

Perchè si tradisce?ultima modifica: 2007-08-10T17:50:00+02:00da tixa74
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “Perchè si tradisce?

I commenti sono chiusi.