Evviva l’ufficio!

Premessa: il caro marito ha ben pensato di andare a girare in moto (in pista) e cadere, rompendosi braccio e gamba e vaporizzando in un secondo tutti gli impegni personali (suoi e miei) e famigliari per i prossimi 6/8 mesi.

E in ottobre era prevista una settimana a NY, per il mio compleanno!

Ma vabbè! Guardiamo avanti, in fondo come si dice? “In salute e in malattia“, no? 

Ieri era il grande giorno del rientro dall’ospedale, da lui tanto atteso e da me tanto temuto.
Sì lo ammetto, avere in giro per casa lo gnomo di due anni e lui zoppo e monco mi spaventava un po’. Mi chiedevo come avrei fatto a conciliare lavoro, faccende domestiche, cura del malato e dell’infante… e me lo sto chiedendo anche oggi.

Ieri infatti, complice una giornata di lavoro croccante, ho gentilmente invitato il marito a stare da sua mamma con il pargolo anche per cena. Io sarei passata a ritirarli per le 20.00.
Senonchè le Ferrovie dello Stato (e non so perchè lo scrivo maiuscolo, dato che non se lo meritano) hanno deciso di sopprimere tutti i treni utili al mio ritorno a casa  per un periodo di tempo imprecisato. Risultato, sono arrivata a ritirare i 2/3 della famiglia intorno alle 21.30.

E fin qui che c’è da lamentarsi (ferrovie a parte), vi chiederete. Bè c’è da lamentarsi che oltre a ferito e gnomo, ho dovuto caricare in macchina i bagagli arrivati con il marito dall’ospedale, la sedia a rotelle e diverse borse in dote allo gnomo (con i cambi della giornata ecc..), con la triste prospettiva di scaricare tutto da sola (marito e figlio compresi) una volta arrivata a casa, mentre guardavo il cognato ventenne che si apprestava a uscire allegramente in macchina per incontrare i propri amici. Ora io dico: lo sapevano tutti perfettamente (marito compreso) che ero in giro dall 6.00 del mattino e che erano le 21.30 di sera, cosa ci voleva a dire: ti serve una mano a scaricare? Passo da casa vostra e vi do una mano? Ma no! Figuriamoci! Sarebbe pretendere troppo! In fondo hanno tenuto il piccolo e l’invalido per tutto il giorno e li hanno anche nutriti, cosa posso pretendere di più? Mah…

E quindi ecco il perchè del titolo di questo post. Evviva l’ufficio, un luogo in cui è possibile impegnare il cervello, distrarsi, parlare con amici, girare sul web, scrivere post, mangiare giappo, vedere negozi e leggere in pace (durante il viaggio), e soprattutto riposarsi seduta davanti al pc.

Evviva l’ufficio!ultima modifica: 2008-09-26T08:48:00+02:00da tixa74
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